Acqua calcarea e i danni a pelle e capelli
La stagione invernale è ormai alle porte e come ogni anno ci si prepara a combattere quella fastidiosa e sgradevole sensazione provocata dalla pelle secca e disidratata.
Se freddo e condizioni climatiche giocano un ruolo fondamentale sui problemi cutanei e dei capelli, anche un’acqua troppo dura ha effetti negativi su di essi.
Per dirlo in modo ancora più chiaro: l’acqua calcarea danneggia pelle e capelli.
Come riconoscere un eccesso di minerali nell’acqua?
Appaiono residui di calcare sul rubinetto, sulle pareti e sulle porte della doccia, il sapone non produce schiuma, i capi dopo il lavaggio risultano rigidi e ruvidi, soprattutto: la pelle diventa secca e arrossata, i capelli risultano appesantiti o crespi.
Pelle secca, prurito o dermatite
Quando l’acqua passa attraverso terreni e rocce calcaree, raccoglie e trasporta con sé alcuni minerali (come calcio e magnesio) che talvolta si accumulano in eccesso.
L’acqua con queste caratteristiche può trasformarsi in un irritante da contatto; in particolare può provocare l’occlusione dei pori, poiché incapace di rimuovere i residui di creme e saponi.
Il risultato è che l’acqua calcarea secca la pelle e la rende vulnerabile ad allergie e irritazioni.
L’acqua dura può causare un’alterazione della barriera epidermica e indebolire le difese cutanee.
Una ricerca pubblicata sul Journal of Allergy and Clinical Immunology ha esaminato il rapporto tra eczema infantile e durezza dell’acqua. Valutando 1.300 bambini, lo studio ha concluso che vivere in zone con presenza di acqua particolarmente dura, aumenterebbe di oltre l’80% la probabilità di riscontrare fastidi della pelle.
Acne
C’è un rapporto di causa/effetto anche tra acqua calcarea e acne.
Alcuni studi hanno rivelato che i residui lasciati dall’acqua dura aumentano la perdita d’acqua transepidermica, che mantiene vitale ed idratata la cute.
Questa mancanza, oltre a causare prurito e irritazioni cutanee, è uno dei fattori che favorisce l’insorgenza di acne, eczemi e arrossamenti, soprattutto su pelli sensibili.
Bisogna valutare anche il fatto che, a parità di quantità, un’acqua più dolce ha bisogno di meno prodotti detergenti che contribuiscono a danneggiare la cute.

L’autunno è ufficialmente arrivato e con lui la stagionale problematica della caduta dei capelli. Si tratta di un fenomeno molto diffuso, che coinvolge sia uomini che donne in quanto segue i ritmi della natura.
Da settembre a novembre, infatti, con l’irrigidirsi delle condizioni climatiche, gli organismi animali e vegetali rispondono con forme di adattamento analoghe: gli alberi perdono le foglie, gli animali cambiano il pelo e gli esseri umani fanno i conti con la caduta dei capelli.
Molto spesso un’acqua ricchissima di minerali (ioni di calcio e magnesio), altrimenti detta acqua dura o acqua calcarea, secca i capelli, li rende spenti, opacizzati, sfibrati.
Un rimedio per eliminare il calcare dall’acqua, che rappresenta un concreto aiuto per la salute di capelli e pelle, è l’installazione di un addolcitore acqua.
I dermatologi stessi consigliano la scelta di un impianto di questo tipo, allo scopo di migliorare la qualità della pelle e mantenerla giovane ed elastica. Rimuove le particelle di calcio e magnesio in eccesso permette anche di avere capelli morbidi, luminosi e sani.
Fonti:
Potential Health Impacts of Hard Water
Association between domestic water hardness, chlorine, and atopic dermatitis risk in early life
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