Acqua del rubinetto e calcoli renali

È vero che l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli?

Chi decide di abbandonare l’acqua in bottiglia per cominciare ad utilizzare quella pubblica può avere un dubbio legittimo che riguarda la salute a lungo termine: bere acqua del rubinetto fa venire i calcoli?

Non è una questione da poco se si pensa al dolore che questi “sassolini” possono causare quando si formano all’interno dell’organismo umano, in particolare dei reni.

Facciamo un po’ di chiarezza su questo importante argomento che mette insieme scelte quotidiane ecosostenibili e benessere della persona.

Acqua del rubinetto e calcoli renali: un falso mito

A sfatare questo mito non è un sito qualunque, ma lo fa direttamente l’Istituto Superiore di Sanità in una pagina web dedicata al tema acqua del rubinetto e calcoli renali, nella quale si legge:

È una falsa convinzione pensare che bere l’acqua del rubinetto, anche quella ad elevato residuo fisso, vale a dire ricca di sali di calcio e magnesio, possa favorire la formazione di calcoli renali.”

È quindi chiaro che il residuo fisso nell’acqua, ovvero la quantità di sali minerali disciolti in essa, non è direttamente collegato alla formazione di calcoli nel sistema urinario.

Per capire il motivo di questo malinteso, che è diventato una diceria molto diffusa, bisogna tirare in ballo tre sostanze chimiche apparentemente simili:

  • Ossalato di calcio;
  • Fosfato di calcio;
  • Carbonato di calcio.

Solo le prime due formano calcoli quando si accumulano negli organi umani, mentre l’ultima non crea questo tipo di problema

Nel residuo fisso dell’acqua che beviamo è presente solo il carbonato di calcio, quella sostanza che comunemente chiamiamo calcare.

Prevenire i calcoli? È essenziale mangiare bene e bere tanta acqua

Questo mito è definitivamente sfatato dalla prima buona abitudine che si deve adottare per contrastare la formazione di calcoli nel sistema urinario e nei reni: bere molta acqua, non importa se proveniente dal rubinetto o dalla bottiglia.

Un’abbondante idratazione quotidiana consente di espellere le sostanze potenzialmente nocive attraverso l’urina. Questo si concretizza nell’introduzione nell’organismo di una quantità di liquidi sufficiente a eliminare i cristalli di sale che potrebbero generare dolorose conseguenze.

Oltre a bere molta acqua è fondamentale anche un’alimentazione sana, proprio come dice, ancora un volta, l’Istituto Superiore di Sanità:

“Una dieta equilibrata, con poche proteine animali e a ridotto contenuto di sodio ma a normale contenuto di calcio, svolge quindi un ruolo protettivo per l’organismo”.

Acqua del rubinetto: buona, salutare e sostenibile

In conclusione, possiamo dire con certezza che l’acqua del rubinetto è buona e salutare.

Bisogna sottolineare che l’acqua pubblica è molto controllata e, di conseguenza, sicura e  più economica ed ecosostenibile di quella in bottiglia. Quindi, bere l’acqua del rubinetto di casa è un’ottima scelta da ogni punto di vista: 

  • Benessere fisico;
  • Risparmio di denaro;
  • Eliminazione della plastica;
  • Riduzione delle emissioni generate dal trasporto delle bottiglie.

Per migliorare il sapore e ridurre il residuo fisso dell’acqua del rubinetto è possibile installare un depuratore a osmosi inversa, che sfrutta lo stesso processo utilizzato dalle aziende produttrici di acqua in bottiglia.

Se vuoi scegliere il depuratore a osmosi inversa perfetto per casa tua, affidati all’esperienza di Ecowater Systems.

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