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PFAS nell’acqua: cosa sono, perché preoccuparsi e come ridurli in casa in modo sicuro

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di PFAS, sostanze chimiche persistenti presenti in molte aree d’Italia. Ma cosa sono davvero e come possiamo difenderci?

In questo articolo scoprirai come riconoscere il problema e quali soluzioni domestiche possono aiutare a migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto.

Cosa sono i PFAS e perché si trovano nell’acqua italiana

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti chimici usati da decenni in prodotti come tessuti impermeabili, pentole antiaderenti e imballaggi alimentari. Il problema? Una volta dispersi nell’ambiente, si accumulano e non si degradano.

In alcune regioni e città — come il Veneto, il Piemonte e parte della Lombardia — le analisi dell’acqua potabile, infatti, hanno rilevato concentrazioni di PFAS superiori ai limiti di sicurezza europei. Leggi il rapporto completo di Greenpeace.

Queste sostanze si accumulano nel suolo e nelle acque sotterranee, e possono contaminare progressivamente le falde che alimentano gli acquedotti.

In Italia, casi industriali come quello della Miteni in Veneto hanno evidenziato la portata del problema ambientale.

Vediamo perché è importante conoscere queste sostanze e come gestire il problema in casa.

Perché è importante ridurre i PFAS nell’acqua di casa

I PFAS non rappresentano un rischio immediato, ma il loro accumulo nel corpo umano può avere effetti a lungo termine.

Dal 2023, la normativa europea (Direttiva UE 2020/2184) ha fissato limiti più severi per i PFAS nelle acque destinate al consumo umano.

Nella vita quotidiana, l’esposizione può avvenire attraverso il consumo di acqua potabile o alimenti contaminati. Ecco perché molte famiglie italiane si chiedono se un sistema di filtrazione dell’acqua da bere possa davvero fare la differenza.

Capire come filtrare correttamente l’acqua significa proteggere la propria salute e quella dei propri figli.

Anche Acqua Italia, associazione di riferimento per il trattamento acqua in Italia, ribadisce che i sistemi domestici non sostituiscono i controlli pubblici ma possono migliorare la qualità sensoriale e ridurre residui indesiderati come i PFAS. Leggi il comunicato ufficiale di Acqua Italia.

Come rimuovere i PFAS dall’acqua del rubinetto: tecnologie e soluzioni efficaci

I PFAS sono molecole molto stabili e difficili da rimuovere con i normali filtri meccanici o a carbone standard.

Per questo motivo, le tecnologie più efficaci per la riduzione dei PFAS sono:

  • Impianti a osmosi inversa: un sistema che utilizza una membrana semipermeabile capace di trattenere fino al 99% dei PFAS disciolti.
  • Filtrazione a carboni attivi ad alta densità (GAC o blocco): utile come pretrattamento o come seconda barriera per migliorare il gusto e ridurre residui organici.

Impianti a osmosi inversa come quelli di EcoWater permettono di ridurre in modo significativo la presenza di PFAS, nitrati, pesticidi e microplastiche.

In sintesi:

Non esistono “depuratori magici”, ma tecnologie certificate in grado di migliorare la qualità sensoriale e ridurre sostanze indesiderate. L’acqua del rubinetto resta potabile, ma può essere resa più “pulita” e gradevole con sistemi domestici mirati.

parametri pfas per impianti ecowater

I test effettuati hanno dimostrato che i sistemi per l’acqua da bere ad osmosi inversa di EcoWater (eDro+ e Prismo) garantiscono un’acqua al di sotto degli attuali parametri Europei ed Italiani per i PFAS.

I test sono stati eseguiti dal laboratorio certificato: CARSO – LABORATOIRE SANTÉ ENVIRONNEMENT HYGIÈNE DE LYON. Laboratoire Agréé pour les analyses d’eaux par le Ministère de la Santé.

Tutti i benefici di un impianto anti-PFAS EcoWater

✔️ Acqua più sicura e buona da bere: riduzione significativa dei PFAS, cloro e sostanze organiche che alterano odore e sapore.

✔️ Soluzione sostenibile nel tempo: i sistemi EcoWater a osmosi inversa lavorano solo quando serve, con consumi d’acqua e manutenzione ottimizzati.

✔️ Comfort quotidiano: bere, cucinare e lavarsi con acqua di qualità superiore migliora il benessere generale e riduce l’uso di bottiglie in plastica.

✔️ Supporto tecnico professionale: installazione e manutenzione garantite da una rete di rivenditori EcoWater certificati sul territorio italiano.

Errori da evitare nella scelta di un filtro anti-PFAS

  • Pensare che un filtro qualsiasi elimini i PFAS: è importante chiedere al rivenditore se ha da mostrare una dichiarazione dell’efficacia della rimozione dei PFAS sul prodotto
  • Scegliere un impianto “fai da te” senza documentarsi sulla provenienza del sistema filtrante.
  • Non fare manutenzione regolare: i filtri saturi perdono efficacia e possono peggiorare la qualità dell’acqua.
  • Confondere potabilità con purezza: l’acqua del rubinetto è già sicura, ma un sistema filtrante serve a migliorarne comfort e gusto.

Come scegliere il miglior impianto domestico per ridurre i PFAS

  • Passo 1: verifica se la tua zona è interessata da presenza di PFAS consultando i dati ARPA o il tuo comune.
  • Passo 2: richiedi un test di qualità dell’acqua presso un centro autorizzato. 
  • Passo 3: valuta con un consulente EcoWater la soluzione più adatta (osmosi inversa, filtrazione avanzata o combinata).

FAQ sui PFAS

Che cosa sono i PFAS e dove si trovano?

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti chimici utilizzati per rendere impermeabili e antiaderenti molti prodotti, come tessuti tecnici, pentole e imballaggi. Si trovano nell’ambiente perché non si degradano facilmente e possono accumularsi nelle falde acquifere.

Perché i PFAS rappresentano un problema nell’acqua potabile?

Queste sostanze sono molto persistenti e possono rimanere a lungo nell’ambiente. In alcune zone d’Italia sono state trovate tracce di PFAS anche nelle acque potabili, ma entro limiti normativi controllati. L’obiettivo del trattamento domestico è ridurne ulteriormente la concentrazione per maggiore sicurezza e comfort.

Come si possono rimuovere i PFAS dall’acqua del rubinetto?

La tecnologia più efficace è l’osmosi inversa, che utilizza una membrana semipermeabile per trattenere fino al 99% dei PFAS..

È sicuro bere l’acqua filtrata da un impianto EcoWater?

Sì. I sistemi EcoWater rispettano le normative europee e italiane e mantengono i sali minerali essenziali. Le manutenzioni periodiche garantiscono la piena efficienza dei filtri e la qualità costante dell’acqua.

Come posso sapere se nella mia zona ci sono PFAS nell’acqua?

Consultare i dati pubblici dell’ARPA regionale è il modo più affidabile per conoscere i valori reali e scegliere il trattamento più adatto.

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